Terza Lezione

I deva del sesto sottopiano fisico possono essere distinti in tre gruppi, e questi ancora in sette e in quarantanove sottopiani, che corrispondono così a tutti i gruppi del sistema solare. Questi gruppi rispondono (nella loro natura essenziale) a “ciò che sta sopra più che a ciò che sta sotto”, che è solo un modo occulto per esprimere un rapporto di calore molto stretto fra i deva del fuoco e quelli delle acque, e la negazione di una stessa connessione tra i deva delle acque e quelli della terra. Espresso occultamente suona così: “per mezzo dei deva del fuoco, i deva delle acque trovano la liberazione”.
I deva de’acqua trovano il proprio campo di servizio nel grande lavoro di nutrire tutta la vita vegetale e animale del pianeta. La loro meta è l’ingresso in quel gruppo di deva superiori che chiamiamo gassosi o del fuoco. Questi, per effetto del proprio fuoco sulle acque, producono la successione d’evaporazione, condensazione e infine precipitazione, che, con la sua attività continua, nutre tutta la vita sulla terra; così si possono ancora vedere le leggi psichiche dell’amore all’opera nel regno dei deva, come nell’umano. Prima c’è il ritiro o isolamento dell’unità del gruppo (chiamata individualizzazione nell’uomo, ed evaporazione nel campo dell’acqua). Poi, appare la condensazione o amalgamazione dell’unità con un gruppo nuovo o superiore, la chiamiamo condensazione per i deva delle acque, e iniziazione nell’uomo. Infine, il sacrificio del gruppo degli atomi umani o devici al bene del tutto; così, la Legge del Servizio governa tutto il secondo aspetto divino in tutti i suoi settori, grandi o piccoli. Tale è la legge, ma nel regno umano, sebbene l’amore sia l’adempimento della legge, vi si arriva lungo il cammino del dolore e della sofferenza, e ogni vero amante e servitore dell’umanità è steso sulla croce, finché in lui non domini il sesto principio, e il sesto tipo di materia del suo corpo non sia completamente assoggettato all’energia superiore. “Misura la tua vita dalle perdite e non dal guadagno, non dal vino bevuto, ma dal vino versato, perché la forza dell’amore sta nel sacrificio, e chi più soffre, ha più da fare”. – The Disciples. Di Mrs Hamilton king.
Nel caso dei deva, l’amore è l’adempimento della legge senza dolore o sofferenza, per essi è la linea di minor resistenza, perché sono l’aspetto madre, il lato femminile della manifestazione. Per essi il sentiero facile è di dare, nutrire e curare, perciò, i deva delle acque, si effondono nel servizio ai regni vegetale e animale, e tutto quello che li trattiene sul sesto sottopiano, verrà un giorno vinto dai fuochi trasmutanti, e con “la distillazione e l’evaporazione” occulta. Questi deva faranno infine parte dell’igneo gruppo gassoso, e diverranno i fuochi che sono la base dell’alchimia divina.

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