I DEVA
Nona Lezione

Definizione dei deva.

Per afferrare, anche superficialmente, l’identità della manifestazione di un Logos planetario, in una razza radice, per esempio, occorre ricordare che la totalità dell’unità umane e deviche su un pianeta, forma il suo corpo vitale, mentre la totalità delle vite minori (dai corpi materiali degli uomini e dei deva, scendendo fino agli altri regni della natura) forma il suo corpo materiale e sono divisibili in due tipi di vita:

a. Quelle che sono sull’arco evolutivo, come nel regno animale.
b. Quelle che sono sull’arco involutivo. Come la totalità di tutte le forme materiali elementali entro la sua sfera d’influenza.

Tutte le forme involutive, com’è stato detto prima, formano i veicoli dello Spirito del pianeta, ossia dell’Entità planetaria, che è la totalità delle essenze elementali in corso d’involuzione. La sua posizione in rapporto a un Uomo Celeste, è analoga a quella dei vari elementali che concorrono a formare la struttura dei tre corpi dell’uomo fisico, Astrale e mentale, Egli è, come tutti gli esseri in manifestazione, di natura triplice ma involutiva, perciò, l’uomo e i deva (distinguendoli dai costruttori minori) formano l’Anima di un Uomo Celeste. Le altre vite formano il suo corpo; è di questo e dell’anima che ci occupiamo in questo saggio.
Un gruppo manifesta il fuoco della materia, e l’altro il fuoco della mente, perché i deva, sono la personificazione della Mente Universale, sebbene l’uomo sia considerato, manasico in un senso differente. L’uomo costruisce po
nti nell’essenza, i deva li costruiscono nella materia.
I deva degli eteri, che c’interessano in particolare, saranno influenzati in molti modi, e gli effetti sulle altre evoluzioni saranno di lunga portata. Dobbiamo ricordare sempre che i deva sono la qualità e gli attributi della materia, i costruttori attivi che lavorano coscientemente o inconsciamente sul piano. Tutti i deva dei livelli superiori del piano mentale e dei sistemici, che vanno da questo al centro (il piano divino o del Logos, detto talvolta Adi), cooperano coscientemente, e hanno un posto elevato nel sistema, e posizioni uguali a tutti i gradi della Gerarchia, da quello d’iniziato del primo grado fino a quello del Signore del mondo, ma senza includerlo; sotto questi livelli, ove si tocca il concreto, vi sono i gradi inferiori dei deva, quelli che lavorano inconsciamente, con le seguenti eccezioni che sono forze ed entità coscienti in posizione elevata:

  • Il Signor Raja di un piano.
  • Sette deva, che lavorano sotto la sua direzione de Raja del piano, sono l’entità che animano la materia dei sette sottopiani.
  • Quattordici rappresentanti dei raggi, che ciclicamente acquistano o perdono di potere secondo il crescere o il decrescere dei raggi.
  • Quattro deva che sono i rappresentanti di piano dei quattro Maharaja (i Signori del karma) e sono in punti focali dell’influenza karmica sull’uomo. I quattro Maharaja sono i dispensatori del karma per gli Uomini Celesti, e quindi necessariamente per le cellule i centri e gli organi del loro corpo. L’intero sistema opera mediante i rappresentanti di vario grado, durante la manifestazione di un piano. Essi sono, per esempio, le sole unità entro la forma, cui sia permesso passare di là dell’anello invalicabile del piano per passare su livelli più sottili. Tutte le altre unità in manifestazione su un piano sono abbandonate.

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