RAJA YOGA
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Parte cento ventiseiesima

  ...Chiamiamo impropriamente gli altri popoli del mondo “extracomunitari”, “terzo mondo”, “quarto mondo” ecc., questo è anacronistico, visto che tutto fa parte dell’unità, prima come anime e poi dell’interdipendenza di tutto ciò che esiste.
   I popoli suddetti però hanno finalmente scoperto una nuova capacità di comunicare con le comunità maggioritarie e di forgiare alleanze mondiali fra di loro. Infatti molti dei loro leader sono stati riconosciuti con dei premi prestigiosi per la loro lotta per i diritti umani e la giustizia. Essi hanno organizzato un tale numero di attività politiche, legali, culturali e spirituali da aver iniziato il sovvertimento delle loro sorti.
   La reazione causata dagli oltraggi e dalle ingiustizie subite, sommate alla loro visione di un mondo futuro enormemente arricchito dalle diversità culturali, ha creato centinaia di organizzazioni, per la difesa dei loro diritti, che operano nei tribunali, nella politica e nelle organizzazioni internazionali.
   Tutto ciò ha coinvolto le N.U. come luogo di incontro per sostenere le loro richieste. Per esempio, le N.U. hanno aiutato i loro popoli a sviluppare la comprensione dell’autonomia e il contributo che i popoli tradizionali devono offrire per la saggia amministrazione. Essi hanno il diritto di vivere nella loro madre terra, di potere auto determinarsi, di applicare le loro leggi, di mantenere le identità culturali senza interferenze e di trasmettere la loro cultura alle loro future generazioni.
   La responsabilità dev’essere rivolta verso qualcosa di più alto della famiglia, del paese, dell’azienda o del successo. Essa deve andare verso la costruzione di un’etica globale e la solidarietà in ogni campo di relazione.
   Se non sapremo compiere un balzo straordinario e sviluppare una migliore fedeltà verso il pianeta, sarà impossibile per noi risolvere gli enormi problemi ambientali, economici e sociali che ci fronteggiano; da parte di tutti, nella lotta per superare i pericoli dell’inquinamento e del malessere sociale, vi è un’urgente richiesta di etica e spiritualità che possano condurre l’umanità al di là del materialismo.
   I problemi non devono scoraggiarci perché l’umanità è nel mezzo di un vasto esperimento di rette relazioni e sta imparando a simpatizzare con tutti i popoli, con le loro culture e con la stessa terra. Si sta risvegliando un impegno genuino e basilare per guarire il nostro globo ferito e la sua gente.
   Un’evoluzione gigantesca si sta verificando nelle coscienze, mentre l’umanità si sforza di organizzare le proprie attività in sintonia con un senso crescente di interdipendenza e di unità.
   Gli acquariani hanno una responsabilità ed opportunità uniche per condurre un cambiamento globale e per farlo nel tempo stabilito. Periodi del genere sono rari; quando si verificano essi liberano una formidabile energia ed offrono l’opportunità di dare forma e struttura a quei principi ed etiche più alte ispirate dall’anima collettiva.
   Riusciremo ad organizzarci per cogliere l’opportunità e costituire un’opinione pubblica che costringa il nuovo ordine ad essere più rispondente ed obbedire alla visione dell’anima? Questo dipende dall’entusiasmo, dall’idealismo e in particolar modo dalle organizzazioni delle persone comuni: si, comuni, perché è l’opinione pubblica che costringe i politici ispirati a far passare proposte difficili su argomenti quali, per esempio, il disarmo, il debito internazionale e la difesa dell’ambiente. Perciò rinnoviamo i nostri sforzi e consacriamoci al servizio
   Il nuovo ordine che deve nascere da questo periodo di transizione, dev’essere in più stretta sintonia con la visione dell’anima, appunto, e con il grande Piano d’amore e di luce esistente nella Mente di Dio. È essenziale che tutti noi riflettiamo a lungo e profondamente sulla visione di un mondo nuovo che promuova i principi di libertà (le quattro libertà), democrazia compiuta, condivisione e unità. Dev’essere basato sulla volontà verso l’unità nella diversità in un mondo interdipendente; ciò potrà esistere soltanto se ogni componente riconoscerà che lavora per il benessere di tutti, dell’umanità e della vita del pianeta. Però non ci può essere libertà, diritti umani, democrazia ed unità se non domina una disponibilità a condividere ricchezze, tecnologie, abilità e conoscenze. Occorre un sistema globale monetario e finanziario, incarnato nella Banca Mondiale e nel Fondo monetario internazionale che promuova tassi di cambio stabili per sostenere la crescita del commercio mondiale e facilitare i movimenti internazionali di capitale, senza ignorare alcun paese sia esso sviluppato o in via di sviluppo, perché è anche nell’interesse di tutti voler condividere la crescita economica dei paesi industrializzati o meno.
   Il nuovo ordine economico internazionale dev’essere in grado di garantire che i benefici economici possano scorrere dal mondo sviluppato verso gli altri. L’ostacolo maggiore consiste nella difficoltà di distribuire le ricchezze mondiali. La soluzione dovrebbe consistere nell’abbandonare per ora lo sviluppo a lungo termine per la ristrutturazione internazionale, focalizzarsi sui problemi critici a breve termine ed espandere i collegamenti fra i paesi del Sud, perché effettivamente la responsabilità dello sviluppo è anche la loro. Questo sarà possibile se al tempo stesso il mondo diventerà un’abitazione più giusta e più sicura per tutti…

AGNI YOGA
SERVIZIO
Parte cento ventiseiesima

  Non si possono assegnare posti di responsabilità a chi è amareggiato. È una condizione che va sorvegliata con molta attenzione, poiché l’amarezza è limitante. Naturalmente questo dolore misto a rancore, come la limitazione, si può curare fino a un certo punto. Entrambe le condizioni cedono all’opera di suggestione, ma la trasformazione richiede tempo. L’amarezza causa un danno terribile: s’imprime come un ostacolo insormontabile su tutte le azioni di chi vi soccombe.
  Avviciniamoci al più difficile, al cui confronto tutte le difficoltà precedenti sembreranno momenti felici. La più ardua delle cose è la benedizione del Mondo del Fuoco. È un ingresso così difficile che sembra che neppure le più minute delle nostre cellule possano resistere a quel Mondo di estasi. Si è affermato che quando si sono rimossi tutti gli involucri e non resta che la radianza dell’audacia, il Fuoco risplendente passa per quei Cancelli, là dove il corpo non è ammesso. Ma per accendere tale coraggio bisogna serbare l’estasi nell’affrontare l’impresa più ardua. Pensate dunque in che modo vorreste immaginare l’esistenza nel Mondo del Fuoco. Certo il pensiero crea nel Mondo Sottile, ma nel Mondo del Fuoco è rapido come una folgore e trascende qualsiasi misura terrena; là c’è la Settima Luce.

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