RAJA YOGA
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Parte cento ventiquattresima

Definizioni
Religione: è un insieme di leggi, dogmi, insegnamenti morali, tecniche, suggerimenti e imposizioni, tutte contingenti, utili per coloro che non hanno ancora integrato la personalità e sviluppato sufficientemente l’intelletto e l’autocoscienza. In essa però si sono distinti mistici e santi pieni d’amore altruistico.
Teologia: è il tentativo dualistico di presentare, in termini accessibili alla mente limitata delle masse, la rivelazione. Essa in principio fu enunciata molto semplicemente e in buona fede, ma in seguito divenne elefantiaca e incomprensiva e fu seguita ciecamente come fine a se stessa.
Chiesa: è un “telaio” sul quale poggia un’organizzazione capillare. Sì regge in virtù della morale che “purtroppo” è relativa ed in continua evoluzione, e sulla fede come cruda credenza. La fede Cristiana, nata dalla rivelazione del Cristo, nella sua semplicità, contiene le stesse verità fondamentali di altre religioni, solo che queste verità sono enunciate con attitudini, parole e costumi diversi fra loro. É sufficiente quindi la buona volontà e i giusti rapporti umani per proclamare l’unità nella diversità di tutte le fedi.
Al momento le dottrine essenziali per la guida sicura della gioventù moderna, sono l’insegnamento nelle scuole dei diritti umani che portano alla vera convivenza umana e al rispetto reciproco e dei valori umani quali la verità, la rettitudine, l’amore altruistico, la pace e la non violenza; poiché la verità porta alla rettitudine che a sua volta insegna ad amare il prossimo, che porta alla pace.

Il Problema dell’Unità Internazionale e della Distribuzione delle risorse mondiali.
Per cambiare il modo di vivere e costruire una nuova civiltà, occorre una profonda trasformazione del modo di pensare; comprendere le cause del perché accadono le cose; imparare a riconoscere la Legge di Causa ed Effetto; comprendere l’assioma “l’energia segue il pensiero”; riconoscere il fatto che nello spazio si forma una grande forma pensiero, un campo elettrico che attrae per assonanza, fino a formare una vera e propria perturbazione mentale ed emotiva che, prima o poi, si scarica sul piano fisico.
Il problema spirituale immediato che tutti dobbiamo affrontare è controbilanciare gradualmente l’odio e iniziare nuove tecniche di buona volontà: esperte, immaginative, creative e pratiche”. (A.A.Bailey)
L’educazione deve creare un’opinione pubblica consapevole, insegnando che gli ideali provengono dai livelli soggettivi, dove la Vita è una e indivisibile
La vita e l’evoluzione ci stanno portando, come specie, ad entrare in rapporto con nuovi livelli di universalità, di ordine e di sintesi; stiamo partecipando ad un processo di esternazione della spiritualità essenziale.
Questo processo riguarda la crescita della coscienza; Ciò si verifica in tutti i campi della vita, non soltanto in quello religioso, ma anche nei campi della scienza, della politica, della psicologia, della medicina, degli affari e dell’educazione. È una visione globale che è al tempo stesso trascendente, di gruppo e individuale.
L’impulso spirituale conduce l’umanità a cercare, comprendere e sperimentare un livello di coscienza che implica l’amore altruistico, lo scopo, la luce e la bellezza. Contemporaneamente sta emergendo una volontà sacrificale ed un impegno a lavorare in gruppo in programmi d’azione chiari e definiti, per portare le percezioni interiori in manifestazione nelle relazioni umane.
I discepoli devono costruire una nuova umanità, incarnare lo spirito di unità e d’amore, unendo la potente vita interiore con una vita esteriore di servizio compassionevole verso il genere umano e il pianeta. C’è una grande speranza che ci viene data dal fatto che i temi di unità, cooperazione globale e sforzo inclusivo provengono da così tante e diverse direzioni
La spiritualità contemporanea, se deve avere effetto nella nostra vita individuale e collettiva, non può fiorire separata dal mondo, ma crescere e vivere nei luoghi di attività e correlata ai problemi quotidiani delle comunità e dell’intero nostro mondo. Questa spiritualità può diventare un agente di trasformazione soltanto se è nutrita e sostenuta anche nell’ambito delle nostre istituzioni governative e religiose…

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  Parte cento ventiquattresima

Alcuni potrebbero chiedere perché dico “Guida” e non “Governante”. C’è una grandissima differenza fra loro. Il concetto di Governante presuppone il presente, il controllo esercitato su qualcosa che già esiste, mentre la Guida manifesta il futuro nel vero senso della parola. La Guida non riceve qualcosa di già costruito: conduce, e tutte le sue azioni sospingono avanti. Chi governa si occupa di ciò che è già stato costruito e compiuto, mentre la Guida non ha mai a che fare con un ordine già affermato, e ha il compito di condurre gli uomini sul Monte della Perfezione. Se il fardello del Governante è grande, la responsabilità della Guida è anche maggiore, ed è per questo che i Poteri supremi pongono il loro Altare là dove appaiono i segni della Guida. Proprio alla Guida tocca discernere fra ipocrisia e sincerità. La virtù del cuore è ben diversa dal servilismo forzato, e la Guida ha il potere di discernere questa qualità.
Molti hanno letto come Davide interrogò i Poteri supremi; fece ricorso a quella Fonte per non commettere inutili errori. Nella storia dei popoli sono frequenti gli esempi del genere, che tutti conoscono. Non è necessario andare a cercare nei tempi remoti: questi indizi di Comunione e di grande Servizio sono evidenti negli avvenimenti recenti. Ma come sapete per la Comunione elevata occorre un cuore puro. Nulla d’impuro può partecipare a questa Comunione, perciò la Guida deve avere per simbolo la purezza del cuore. La Guida porta il bene del popolo non solo nell’azione, ma anche nei pensieri. Sa che gli è stato affidato di portare un calice ricolmo. Non lascia il suo sentiero con inutile vagare, e non verserà una goccia del calice affidatogli. Dunque il concetto di Guida è un segno del futuro.

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