Parte centoventesima

Nello stadio attuale di preparazione, il compito del discepolo incaricato di porre le fondamenta dei metodi della Nuova Era e di prepararsi a far parte del primo gruppo di membri dell’Ashram, è davvero arduo. Egli rappresenta tante cose considerate visionarie e impossibili; le difficoltà cui deve far fronte sembrano insuperabili; egli insegna delle verità il cui primo effetto è necessariamente distruttivo perché cerca di liberare l’umanità dalle vecchie forme di dottrine religiose, economiche e politiche; la sua impersonalità, che riconosce tanto gli errori che le virtù, irrita molti e spesso quelli da cui si aspettava comprensione e vera imparzialità; il non lasciarsi impressionare da vecchi riti e cerimonie, da idee antiche e superate ma preziose, o il non prestarvi attenzione, e la continua guerra agli annebbiamenti emotivi e alle illusioni condizionanti, in questi primi stadi incontrano ben poco incoraggiamento. Frequentemente lavora da solo e generalmente riscuote poco riconoscimento; gli manca il tempo per i contatti personali con la Gerarchia; non è necessariamente collegato con un cosiddetto gruppo esoterico e, se lo è, il suo compito è reso ancora più difficile; soltanto i discepoli avanzati in pieno contatto cosciente e continuo col proprio Ashram possono operare in questo modo. Fra tutti i gruppi del mondo, in questo momento i più soggetti all’annebbiamento emotivo sono quelli occulti ed esoterici; il lavoro di qualsiasi discepolo appartenente a questi gruppi, nei primi stadi è destinato ad essere distruttivo. Gli attuali gruppi occulti, sorti prima del 1919, finiranno tutti con lo scomparire; i membri sinceri e validi, di mente aperta e sana, orientati e impegnati correttamente, troveranno la loro via in corpi esoterici liberi da dogmatismi e dottrine, e ricettivi alla vita gerarchica.

                                       AGNI YOGA
                                      INVOCAZIONE
                                  Parte centoventesima

  Le sventure dell’umanità nascono dall’incapacità di distinguere tra i segni del bene e del male. Gli uomini applicano prima i segni al loro futuro, perché pensano soprattutto in funzione di se stessi, e non vedono il mondo al di là di loro. Con simile misura, come si può percepire la realtà? Prima e sciagurata conseguenza di siffatta limitazione, è che molto di ciò che è valido e utile viene gettato assieme al dannoso. Innumerevoli volte un’indicazione data per il futuro viene applicata all’ora presente, perdendo così la sua prevista efficacia. Talvolta il destino di popoli interi può essere racchiuso in una formula semplice. Ma qualcuno vuole tenere per sé ciò che riguarda un gruppo più ampio. Così la formula preparata si sbriciola, come la scultura fatta dalla mano rozza. Questa grossolana limitatezza individuale è tra i fattori più perniciosi che dissolvono le occasioni preziose. I rarissimi fili di luce dei mondi lontani sono usati in genere per faccende ordinarie, invece di essere utilizzati per risolvere problemi mondiali. Quindi, con cuore fremente e abbracciando ogni cosa, accostatevi ai compiti mondiali. Dalle crepe della catastrofe percepite i tremiti della Terra, e le rocce dello sconquasso vi faranno salire nella sfera della comprensione mondiale. Guai a chi sparge i semi del mondo solo nel proprio giardino. Ma gioia a chi offre ogni seme della sua comprensione al Bene Comune. Tale è il Nostro insegnamento per chi si prepara a un compito mondiale.

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