RAJA YOGA
Meditazione
Parte centoventesima
… Il sentiero che conduce in basso porta con sé il suo castigo, poiché dai piani interiori il discepolo guarda e, con angoscia mentale, vede il suo veicolo inferiore disonorare il bel nome del suo vero padrone, provocando maldicenza di una causa amata. Quelle poco evolute, debolmente organizzate e pertanto incapaci di resistere. Specie di entità ossessionanti Sono troppo numerose per menzionarle tutte, ma posso elencarne alcune:

  1. Entità disincarnate di basso rango in attesa di incarnarsi e che nei primi due casi citati scorgono l’opportunità desiderata.
  2. Suicidi, ansiosi di rimediare al fatto commesso e di riprendere contatto con la terra.
  3. Spiriti legati alla terra, buoni e cattivi, che in ansia per coloro che amano, per i loro affari o impazienti di fare del male o di rimediare a qualche misfatto, si precipitano a prendere possesso di corpi come quelli delle prime due categorie.
  4. Fratelli oscuri, come anzidetto, che si avvalgono specialmente della terza e della quarta categoria. Hanno bisogno di corpi altamente evoluti, poiché non sanno che farsene di quelli deboli o rozzi. Nella terza categoria la debolezza è del tutto relativa ed è dovuta all’eccessiva accentuazione del veicolo mentale.
  5. Elementali ed entità subumane di natura maligna che accorrono alla minima occasione e dove esista affinità di vibrazione.
  6. Alcuni deva minori, innocui ma maliziosi, che per puro capriccio e per gioco penetrano nel corpo altrui proprio come un bimbo che si diverta a mascherarsi.
  7. Visitatori occasionali provenienti da altri pianeti che entrano in corpi molto evoluti per i loro scopi. Ciò avviene molto, molto di rado.
    Ora indicherò alcuni metodi che saranno eventualmente i primi tentativi di cura. Per i casi della prima categoria, dovuti a debolezza fisica, la cura consisterà dapprima sulla costruzione di un corpo fisico forte, in entrambe le sue parti, sebbene in modo speciale quella eterica. Negli anni a venire ciò si farà con l’aiuto dei deva delle ombre (i deva violetti o degli eteri). Il rafforzamento del tessuto eterico sarà agevolato con l’uso della luce viola e del suono che le corrisponde, somministrati in tranquille case di cura.
    Contemporaneamente a questo trattamento si tenterà di rinforzare il corpo mentale. Con l’irrobustirsi del corpo fisico gli attacchi si faranno sempre meno frequenti. Alla fine cesseranno del tutto. Nel caso di mancanza di coordinazione fra il veicolo fisico e quello emotivo, i primi metodi di cura saranno un preciso esorcismo con l’impiego di mantram e cerimoniale (come il rituale religioso). Persone qualificate useranno questi mantram di notte quando si suppone che l’entità ossessionante sia assente nelle ore di sonno. I mantram richiameranno il vero padrone, costruiranno una parete protettiva dopo il suo reingresso e cercheranno di costringere l’entità ossessiva a starsene lontana. Quando il vero padrone sarà rientrato si tratterà di trattenervelo. Un’opera educativa durante il giorno e misure protettive di notte per periodi più o meno lunghi elimineranno gradualmente il maligno occupante o l’intruso indesiderato e col tempo il paziente finirà con il procurarsi l’immunità. Tratterò ancora di questo argomento in seguito. Quando si tratti di ossessione mentale la questione è più complessa. La maggior parte delle cure che si effettueranno in futuro si accentreranno sulle due prime categorie. L’ossessione mentale deve attendere una conoscenza maggiore, per quanto si dovrebbe cominciare a sperimentare fin dall’inizio …
    AGNI YOGA
    Parte centoventesima
    … Gli uomini credono che la perfezione sia raggiungibile con molti metodi. Questi numerosi miraggi addormentano la mente mediocre. In realtà però ci sono solo due vie nella vita: o cercare con senno e ardore di realizzare l’AU.M, o starsene come un tronco nella bara — egocentrici e impoveriti nello spirito — pensando che qualcuno o qualcosa si prenda cura del nostro destino. È ovvio allora che un vero sforzo per realizzare le possibilità supreme deve pervadere la maggior parte della vita umana, quale attività più importante verso cui impegnarsi. Ma in realtà la luce della conoscenza è stata sostituita dai dogmi convenzionali della religione; e l’uomo, destinato ad essere un pensatore, adora i suoi idoli negli angoli oscuri, e porta al collo amuleti senza comprendere neppure il significato dei loro simboli. Ripetetelo a chiunque dorme nell’oscurità delle convenzioni. Non ci sono mezze misure; o si combatte, o ci si paralizza nel gelo della morte. Inoltre, mentre lo sforzo è pervaso dalla gioia della realizzazione cosmica, il congelamento della morte è intriso di terrore.
    I governi che vogliono nascondere la povertà del loro pensiero con la maschera del successo convenzionale, si comportano come becchini. È dunque necessario indicare alle nuove generazioni l’avvento dello Yoga della Vita. Tutti i precedenti Yoga, emanati dalle Fonti più alte, si basarono su uno specifico aspetto della vita. Ma ora, all’alba dell’era di Maitreya, occorre uno Yoga che comprenda l’essenza di tutta quanta la vita, che tutto contenga e nulla escluda. Si ricordi l’esempio di quei giovani della leggenda biblica, che senza bruciarsi si sacrificarono eroicamente nella fornace ardente, e quindi divennero potenti. Potreste chiamarlo Yoga della Vita. Ma il nome più esatto sarà Agni Yoga. È proprio l’elemento del fuoco che dà il nome a questo Yoga del sacrificio di sé. Mentre in altre forme di Yoga i pericoli diminuiscono con la pratica, nello Yoga del Fuoco i rischi aumentano, perché il fuoco, quale elemento che tutto collega, si manifesta ovunque; ma consente anche di dominare le energie più sottili. Il fuoco non estrania dalla vita; quale guida sicura conduce ai mondi lontani. Infatti, che altro se non il fuoco pervade l’immensità dello spazio? Quindi, con un sorriso di gioia, salutiamo la vita ardente …

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