RAJA YOGA
FIORE DI LOTO
Parte cento ventunesim
a

Oggi possiamo trattare gli ultimi due punti quasi simultaneamente. Essi riguardano i metodi d’approccio ai Maestri e gli effetti oggettivi sui tre piani dell’evoluzione umana. Alcuni degli argomenti sono già ben noti. Altri forse non sono così familiari allo studente in generale. … In queste lettere ci siamo occupati dello studente e di ciò che deve sforzarsi di compiere; abbiamo anche indicato la sua meta e, in modo molto schematico, le forme e i metodi con cui giungere al successo. Abbiamo esaminato anche gli aiuti alla meditazione rappresentati dalla Parola Sacra, dal Colore e dal Suono, e abbiamo mostrato ciò che, se ponderato in silenzio, può condurre lo studente a qualche scoperta. Ultimamente abbiamo tentato di avvicinare allo studente i Maestri e la Loro realtà, facilitandogli in tal modo l’approccio. Cosa rimane da fare? Dobbiamo considerare cinque punti che lo studente che si sia seriamente sforzato di conformare la propria vita alle linee indicate in queste lettere può attendersi con convinzione.
Durante il periodo in cui l’allievo è un discepolo accettato, il lavoro compiuto dal Maestro è di grandissimo interesse. L’allievo viene assegnato a corsi speciali diretti da discepoli più avanzati, sotto la supervisione del Maestro e, sebbene egli possa assistere anche ai corsi maggiori di carattere generale tenuti nell’Ashram (l’aula dove il Maestro insegna), è assoggettato a una formazione più intensificata… Nei primi stadi il Maestro opera in quattro modi principali:
a. Saltuariamente, e se il progresso dell’allievo lo giustifica, “lo accoglie nel Suo Cuore”. Questa è l’affermazione esoterica di un’esperienza molto interessante alla quale l’allievo viene sottoposto. Al termine di uno dei corsi nell’ashram, o durante una meditazione con esito particolarmente favorevole nella quale egli abbia raggiunto una certa frequenza di vibrazione, il Maestro lo avvicina a Sé, portandolo dalla periferia della Sua aura al centro della Sua coscienza. Gli conferisce in tal modo una temporanea, tremenda espansione di coscienza, e gli consente di vibrare a una frequenza per lui insolita: qui la necessità di meditare. La ricompensa di una simile esperienza supera a dismisura qualsiasi asperità del lavoro.
b. Il Maestro opera sui corpi del suo allievo con il colore e determina degli effetti che consentono all’allievo di progredire più rapidamente. Ora vedrete perché… tanto si insiste sul colore. Non soltanto perché esso detiene il segreto della forma e della manifestazione (segreto che deve essere noto all’occultista), ma anche perché l’allievo possa coscientemente cooperare con il Maestro al lavoro che Egli compie sui suoi corpi e comprendere con intelligenza gli effetti che ne derivano. Riflettete su ciò.
c. A intervalli stabiliti il Maestro raccoglie i Suoi allievi e li mette in grado di entrare in contatto con altre evoluzioni, come quella dei grandi angeli e deva, quella dei costruttori minori e le evoluzioni subumane. L’allievo può farlo con sicurezza grazie all’effetto protettivo dell’aura del Maestro. In seguito, quando sarà egli stesso un iniziato, gli verrà insegnato il modo di proteggersi e di creare quei contatti per conto proprio.
d. Il Maestro presiede alla stimolazione dei centri nei corpi dell’allievo e a risvegliare il fuoco interiore. Gli insegna il significato dei centri e la loro corretta rotazione quadridimensionale e col tempo lo porta al punto in cui egli può coscientemente e con piena conoscenza della legge lavorare con i propri centri fino a quando essi possano essere stimolati senza pericolo dalla Verga d’Iniziazione. A questo proposito non è possibile divulgare altro…

AGNI YOGA
INVOCAZIONE
Parte cento ventunesima

Chi vuole collaborare deve avere l’opportunità di mostrare la sua comprensione. Quindi dite al medico: “Si può dar prova di ingegno prescrivendo muschio, valeriana e resina di cedro.” Si può anche dimostrare spirito d’osservazione nel descrivere il corso della vita. Si può dar prova di risoluta costanza avanzando verso il Maestro senza dubbi né pregiudizi. È nella vita che si mostra la qualità dei propri conseguimenti. E noi teniamo conto di ogni segno di conseguimento. Ogni ora porta nuove possibilità inalienabili. Un vantaggio evidente deriva da conquiste precedenti — così i conseguimenti sono ottenuti per diritto legittimo.
La parola pentimento non esiste in lingua Senzar. Al suo posto s’impiega un’espressione a voi familiare — saggia cooperazione. Pensate all’ipocrisia insita nella definizione di pentimento. È molto semplice dimostrare la sua natura con un esempio tratto dalla medicina. Con una distorsione del pensiero l’uomo ferisce il proprio fratello; ma né le parole, né i pensieri di pentimento bastano a guarirlo. Per risanare i tessuti lacerati occorreranno cure persistenti. Per tornare ad essere adeguati al fine è necessario dar prova di saper cooperare con saggezza. La conseguenza dell’azione può essere curata solo con l’azione. Confessioni e giuramenti non servono a nulla. Chi ha capito la propria follia deve correggerla ragionando con senno. Cooperando con saggezza si può eliminare la follia. Assolvere un peccatore pentito in cambio di denaro — non è questo il delitto più odioso? Questa tentata corruzione della Divinità, non è peggiore di qualsiasi forma di feticismo primitivo? Bisogna far luce su ogni aspetto di questo problema terribile. Altrimenti i panni umani resteranno sempre sudici.

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